Ensemble “GORETS” – OSSETIA DEL NORD

La repubblica dell’Ossetia del Nord (Alania) è situata al centro del Caucaso al confine tra Europa e Asia. Il suo paesaggio è molto vario e passa dalle ricche e fertili valli alle montagne innevate e ghiacciate sino alle immense foreste. L’Ossetia (chiamata IRISTON dai nativi del luogo) non è famosa solo per i suoi paesaggi, ma piuttosto per la gente che la popola. Sono coraggiosi combattenti ma anche grandi lavoratori, molto ospitali e perfetti conoscitori delle loro danze e canti popolari. Gli antenati degli abitanti dell’Ossetia erano in realtà gli abitanti delle steppe di Scythians, Sarmats, Alans dell’Iran. La Storia degli Alans non è piatta e lineare ma costellata di grandi vittorie inebrianti ma anche di sconfitte cocenti e deprimenti. Comunque, anche nelle traversie più difficili, mai si sono annullati o gli altri sono riusciti a distruggere definitivamente la loro ricca cultura e il forte spirito che li anima. Tutte queste loro peculiarità ebbero una forte influenza nelle danze nazionali, nelle musiche degli Alans sino ad influenzare anche le arti moderne.
L’Ensemble “GORETS”, o “I Montanari”, è stata creata nel lontano 1963 nell’ambito dell’Università Agricola di Stato della Città di Vladikavkaz, esibendosi con orgoglio nel mondo con il titolo di “Gruppo Emerito della Repubblica dell’Ossetia del Nord (Alania)”.
L’Ensemble ha raccolto numerosi successi in campo nazionale ed internazionale.
Il Direttore artistico e coreografo dell’Ensemble è dal 1990 Youri Alborov, uno dei principali artisti esistenti in ambito nazionale, insignito del titolo di “Artista popolare della Repubblica dell’Ossetia del Nord – Alania”, l’Onorificienza nazionale più importante nel campo dell’arte.
Il repertorio dell’Ensemble viene delle radici della cultura musicale della popolazione dei vecchi Alani, dell’odierna Ciscaucasia, attraverso la danza e la musica. I costumi e gli strumenti hanno delle origini molto antiche.
Lo spettacolo presenta il caldo e il freddo, l’amore e la violenza.
Nel primo ruolo, le ragazze, altissime, splendide, nelle loro forme superbe danzano con la leggerezza delle Silfidi, con la dolcezza della seta e la fragilità dei colori. Nelle spiegazzature delle sete, ora bianche ora multicolori, simboleggiano la pace del guerriero ed il calore degli incontri.
Gli uomini, invece, rappresentano la forza delle gesta confrontandosi con salti sbalorditivi, gli uni verso gli altri. Ricadono sulle loro ginocchia con una spigliatezza che desta stupore. Sono vestiti di capotti pesanti e colorati, talvolta ricamati, pettinati con berretti di pelliccia. Calzano dei lunghi stivali di pelle fine che avvolgono perfettamente le loro gambe ed i loro piedi, assicurandogli un’agilità in cui ogni passo è codificato accuratamente.
Il programma del gruppo include antichi rituali e canzoni eroiche, ma anche canzoni dedicate alle vacanze della famiglia, alle feste popolari, che sono arrivate sino a noi attraverso grandi manifestazioni in cui si evince l’amore per la libertà che è una impronta determinante nelle danze popolari. Lo spettacolo è completato anche da danze e musiche di altri popoli del Caucaso, come la Georgia, l’Abkhazia, il Kabardino Balkaria.
Questo spettacolo, di una qualità incomparabile, è stato molto apprezzato dal pubblico di Cori e del Lazio negli anni passati, in un’unica serata sia nel 2006 che nel 2011.

Direttore: Youri Alborov

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