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GRUPPO FOLKLORICO “FOLY DU BURKINA”

PERCUSSIONI E MASCHERE DAL BURKINA FASO

Il gruppo dei “FOLY DU BURKINA” si è costituito nel 2001 avviando una ricerca e rielaborazione di antichi ritmi dell’Africa subsahariana, fondendo l’esperienza motoria e rappresentativa dei ballerini all’incessante ritmo saggiamente dosato di quattro percussionisti di grande esperienza.
Strumenti, costumi e maschere sebbene diffuse anche in altre regioni dell’Africa Occidentale, sono originari del Burkina Faso.
Le funzioni e l’utilizzo delle maschere in Africa occidentale sono molteplici.
Esse hanno una funzione ‘protettiva’ difendono cioè da un pericolo fisico o contro forze psichiche o di origine soprannaturale.
L’ispirazione dell’artista africano e da ricercarsi nella sua sentita tradizione spirituale.
E una esperienza spontanea e corale nella quale cosmologia antropologia e liturgia si intrecciano, nel contesto della quale si esprimono contemporaneamente visione del mondo, ruolo dell’uomo e del suo linguaggio, espressione incontaminata del disegno divino.
Li vedremo esibirsi nelle seguenti danze:
La Danza Dodo, ispirata dal gioco degli animali della boscaglia, e viene rappresentata durante il mese sacro del Ramadam in molti paesi dell’Africa occidentale.
Le maschere rappresentano gli animali della boscaglia: il cane, il leone, la mucca, la pantera, lo scorpione la giraffa l’elefante la scimmia ed altri.
I ballerini danzano con movimenti che imitano gli animali da loro rappresentati, esaltando la simbiosi esistente tra l’uomo e gli esseri della natura.
Waraba è una danza funeraria dove i partecipanti si cimentano in una esibizione di potere spirituale.
Si utilizzano strumenti molto particolari : il bendre (grande zucca tagliata e ricoperta di pelle); il lung; il gongongo (strumento di legno suonato con due bastoni per dare il ritmo al passo dei ballerini); il kiema (strumenti di ferro simili alle nacchere).
Manjani, danza dell’etnia mandingue danzato durante i matrimoni è una gioiosa esibizione del corpo in movimento e della sua sensualità.


Direttore: Ouedraogo Issouf

MARIACHI ROMATITLÁN

“LA CULTURA E IL FOLKLORE MESSICANO IN SCENA”

Il gruppo “MARIACHI ROMATITLÁN” impegnato nella conservazione e diffusione della tradizione folkloristica messicana, si forma nel 1983 e da allora svolge un’intensa attività non solo come interprete dello stile Mariachi, ma anche nella ricerca di brani tradizionali e attuali di questo genere popolare messicano, così conosciuto e diffuso a livello mondiale.
Da allora, oltre agli spettacoli realizzati in tutte le più importanti città d´Italia e alla partecipazione a noti festival internazionali come quello di Spoleto, il gruppo ha realizzato un’attività tesa alla promozione della cultura messicana collaborando con enti pubblici e privati italiani nonché europei.
A tal proposito, ha tenuto diverse tournée in Francia, Svizzera, Grecia, Slovenia, Croazia, Repubblica Ceca, Cipro e Ucraina, e fuori dall’Europa, in Iraq e Algeria.
 Più volte ha partecipato in Messico al festival internazionale del Mariachi, che si svolge nella città di Guadalajara, capoluogo della regione di Jalisco, ed è intervenuto a trasmissioni televisive di reti private e della RAI, riscuotendo ampio successo. 
Collabora stabilmente con le Ambasciate del Messico in Italia, in Grecia e presso la Santa Sede, e negli ultimi anni con numerose altre Ambasciate messicane in Europa proprio per diffondere le tradizioni popolari identificative del paese. Nelle sue performance, il complesso si esibisce anche accompagnato dal suo gruppo di ballo presentando diversi quadri di danza folkloristica messicana.

Direttore: Fernando Hernandez Espejo

ARTISTI DI STRADA

“LA DAMA BIANCA”


Concerto / spettacolo di grande impatto visivo quello presentato dagli Artisti di Strada “LA DAMA BIANCA”
Matilde Schiavon, è la cantante che presenterà un interessante repertorio dedicato alla musica popolare ma anche a Whitney Houston, Beyoncé, e tanti altri.
Durante la performance della cantante, live, una grandissima gonna si gonfierà davanti al pubblico, illuminandola con proiezione in questa occasione di immagini degli artisti del LATIUM FESTIVAL delle edizioni passate.
Magicamente la Dama Bianca prenderà il volo, un’illusione unica al mondo, che spingerà la fantasia degli spettatori, lungo i cammini del cielo, tra le colonne del Tempio d’Ercole di Cori.

ORCHESTRA POPOLARE “MALANCIA”

“NOTE METICCE”

Il progetto ORCHESTRA POPOLARE “MALANCIA” muove i suoi primi passi a Roma nel novembre 2006, e nasce dall’ esigenza di creare un organico strumentale a più voci per organetti, cosa già sperimentata nel passato dalla Bosio Big Band, e dalla orchestra La Viola.
Nel tempo si sono aggiunti nuovi compagni di viaggio che hanno dato vita ad una vera e propria Orchestra in cui il suono dell’organetto si è fuso con timbri di altri strumenti della tradizione popolare e non.
A questo punto la scommessa è stata quella di sperimentare l’insperimentabile, andando a volte decisamente sopra le righe per poi ogni tanto planare con morbidezza su terreni più conosciuti.
Il nostro percorso viaggia nel tempo e nello spazio, dal Salento alla Francia, dai Balcani agli Stati Uniti, dalla Giamaica alla Sicilia, fino ad arrivare a brani originali frutto della condivisione delle nostre storie personali e del piacere di suonarle insieme.


Direttore: Massimo Ombres
Voce:Annamaria Giordano
Organetti: Massimo Ombres, Valeria Landolfi, Luisa Pellegrini , Smeralda Capizzi, Daniele Fusacchia
Chitarre: Giuseppe Fusacchia
Basso: Ernesto Ranfi
Percussioni: Roberto Militello, Andrea Albanese, Paolo Margutta
Ghironda: Elisabetta Schettino
Flauti: Mauro Salvatori, Stefano Gay, Luisa Pellegrini

Complesso Strumentale “FANFARRA ANTIQUA”

Soavi melodie del Rinascimento lungo i cammini dei pellegrini


Il Complesso Strumentale “FANFARRA ANTIQUA” di Cori è dalla fondazione che si interessa, con la propria attività culturale e di spettacolo, ad un’azione promozionale a favore della regione Lazio e dell’Italia, orientando la propria attività verso probabili cultori di antiche tradizioni che siano interessati a conoscere la musica antica, cortigiana e popolare, in particolare quella eseguita da antiche fanfare o dai musicisti dell’epoca.
Il Complesso, fondato nel 2001, è stato creato con l’intento di far conoscere le musiche del Rinascimento italiano, sia in Italia che nel mondo.
Il Complesso, diretto dal M° Carlo Vittori, si esibisce in costumi d’epoca ed è costituito principalmente da musicisti di esperienza pluriennale, amanti della musica antica.
In tantissimi anni di attività il Complesso ha costruito un particolarissimo spettacolo, in continua evoluzione nel tempo, con l’obiettivo di ricreare un’atmosfera musicale di altri tempi, attraverso lo studio di un
repertorio musicale che spazia dal tardo Medioevo al periodo seicentesco.
Il Complesso in tutti questi anni, oltre a presentare il proprio repertorio concertistico in diversi eventi di rilievo nazionale e internazionale, come ad esempio la Rassegna di successo itinerante nel centro Italia
CHIESE, PALAZZI E CONCERTI IN MUSICA”, ha operato anche a supporto di altri gruppi nazionali come la Compagnia di danze rinascimentali “TRES LUSORES”.


Presidente: M° Orazio Fanfani
Direttore musicale: M° Carlo Vittori

Gruppo di Musica popolare “I TRILLANTI”

“PIZZICHI, MOZZICHI E TARANTELLE”

I Trillanti” nascono ad Alatri (FR) nell’aprile del 2013 da un’idea dell’artista e musicista Mattia Dell’Uomo con l’intento di riproporre il repertorio tradizionale del Centro e sud Italia.
Il grande interesse nei confronti della musica popolare, ha portato il nucleo originario del gruppo ad ingrandirsi, fino ad includere i nove componenti che, attualmente, lo compongono. Nonostante la giovanissima età, “I Trillanti” vantano già numerose collaborazioni con i più grandi artisti del panorama etno-popolare italiano: da Antonio Castrignanò, musicista e voce de “La Notte della Taranta”, a Giancarlo Paglialunga de il Canzoniere Grecanico Salentino; da Giuliano Gabriele con il suo ensemble a Rocco Nigro; e ancora Davide Conte, Rachele Andrioli, Dario Mogavero e il gruppo Progetto Sanacore, Veronica Calati, Andrea De Siena.
Frequenti sono le partecipazioni a rassegne e Festival significativi: Premio Luigi Stifani (Salento); Boville Etnica; “Ballo!” all’Auditorium Parco della Musica di Roma; Etnoliri Festival; EXPO di Milano; “Tarantinverno” di Castelliri; Festival Internazionale della Zampogna di Scapoli (IS); “Festival del Saltarello”; Contest Internazionale “Etnie Musicali”; Festival “TarantMed” Cardile (SA); 46° Word Congress CIOFF® e tanti altri.
Attraverso stage e corsi permanenti “I Trillanti” sono attivi nelle scuole di danza e nelle associazioni culturali locali al fine di trasmettere il frutto delle loro ricerche e dei loro studi con la passione che da sempre li caratterizza.
In occasione della serata di Cori presenteranno lo spettacolo “PIZZICHI, MOZZICHI E TARANTELLE

Presidente: Mattia Dell’Uomo

ROMARABEAT

IL MAGHREB INCONTRA I BALCANI!

RomAraBeat è l’eccezionale ensemble che vede musicisti maghrebini, rom rumeni e solisti italiani (solisti dell’Orchestra di Piazza Vittorio e dell’ensemble di Moni Ovadia) raccontare insieme l’incontro tra melodie arabe e ritmi tzigani con al centro il Mediterraneo.
Un viaggio affascinante di suoni e storie da Istanbul ai Balcani, dai regni del Maghreb alla Sicilia.
La civiltà araba, diffusa in tutto il Mediterraneo, ha costellato il mondo occidentale di tesori di architettura, letteratura, pittura e musica. Le sue melodie e i suoi strumenti hanno profondamente influenzato la storia e la sensibilità musicale dell’Occidente, da Istanbul ai Balcani, dai regni del Maghreb alla Sicilia, fino in Andalusia.
Accanto ai musicisti arabi che componevano e diffondevano questo repertorio troviamo altri eccellenti interpreti di questa ricchissima tradizione: i Rom.
Gli artisti provenienti dal nord Africa in Andalusia e quelli che si spostavano dalla Turchia nei Balcani si avvalevano della collaborazione di strumentisti locali che spesso erano gitanos (in Spagna) e tsigani (in Romania, Bulgaria, Turchia e Grecia).
Da mille anni questi musicisti attraversano i confini d’Europa appropriandosi dei repertori di danze e canti dei popoli che li ospitano, in un continuo processo di assimilazione e contaminazione. Un affascinante percorso di ritmi e melodie che lega la balera italiana alle sale da ballo francesi, la melodia
napoletana alla rumba gitana.

Primiano Di Biase: pianoforte
Ziad Trabelsi: voce e oud
Paolo Rocca: clarinetti
Albert Mihai: fisarmonica
Petrika Namol: contrabbasso
Simone Talone: percussioni
Houcine Ataa: voce e riq

TANGO ROUGE COMPANY

TANGO È VITA!


Tango è vita!”, è uno spettacolo presentato dalla Compagnia TANGO ROUGE COMPANY pensato tra concerto e show, in cui si alternano quattro diversi quadri, amplificati dall’intensità delle note degli arrangiamenti musicali dal vivo dell’orchestra.
Prende così vita un tango trasformista che prima di immergersi nei lustrini del palcoscenico ha attraversato la polvere delle strade. Un tango che stravolge le dinamiche di seduzione degli adulti. Un tango che, pur popolando l’Olimpo delle arti, non abbandona mai l’universo del divertimento. Un tango che esprime passione, drammaticità e benessere, attraverso le interpretazioni delle coppie danzanti, che strette in un abbraccio, riescono costantemente a coinvolgere ed emozionare il pubblico grazie a quella incredibile comunicazione tra corpi che solo il ballo rioplatense riesce a generare.
Uno spettacolo presentato da 4 coppie di ballerini argentini assistiti dalla TANGO SPLEEN ORCHESTRA.
La coppia leader è formata dai ballerini Yanina Valeria Quiñones e Neri Luciano Piliù che ballano insieme dal 2006. Si formano professionalmente all’Accademia de Estilos de Tango Argentino (ACETA) con rinomati milongueros e maestri, tra cui: Carlos Perez e Rosa, Pupi Castello, Gloria ed Eduardo Arquimbau, Gerardo Portalea, Toto Faraldo, Milena Plebs. Partecipano ai Campionati di Tango a Buenos
Aires, dove hanno ottenuto il primo posto sia nel Tango Salón sia nel Tango Escenario: Campioni Pre- Mondiali Tango Salón – Escenario nel 2006 / 2007, Campioni nel Tango Escenario del Festival Baradero nel 2007.
Nel campionato Mondiale di Tango Salón nel 2008 hanno ottenuto il secondo posto.


Direttori: Yanina Valeria Quiñones, Neri Luciano Piliù

AMBROGIO SPARAGNA & SOLISTI ORCHESTRA POPOLARE ITALIANA

E ORA AL BALLO!

Ambrogio Sparagna in un progetto vocale, strumentale e di danza che permette di conoscere più da
vicino la maestrìa compositiva e la passionalità interpretativa di uno tra i musicisti più importanti nel
panorama della nuova musica popolare italiana e grande virtuoso di organetto.
In questo “E ora al ballo!”, il repertorio esplora la tradizione musicale di area italiana attraverso una
serie di danze tradizionali ed altri brani originali composti da Ambrogio Sparagna, tutti accompagnati da
una piccola orchestra di strumenti che vanno dall’organetto alla conchiglia, dai tamburelli ai cucchiai,
dalla ghironda al violino a tromba, tutti musicisti solisti appartenenti all’Orchestra Popolare Italiana.
Il filo conduttore è il ritmo che scandisce i passi delle tante danze tradizionali che punteggiano
l’Appennino. Balli ma anche serenate, ninne nanne e tarantelle d’amore, ritmi frenetici e saltarelli
sempre attenti a coinvolgere il pubblico e farlo “camminare” sulla musica.
Uno spettacolo per far conoscere il repertorio folk italiano attraverso una modalità di spettacolo vivace e
coinvolgente da uno degli autori più importanti del genere.
In evidenza le danze tradizionali proposte da Francesca Trenta.


Ambrogio Sparagna: voce, organetti
Valentina Ferraiuolo: tamburelli, voce
Erasmo Treglia: torototela, ghironda, ciaramella
Cristiano Califano: chitarra acustica
Raffaello Simeoni: voce, fiati popolari
Francesca Trenta: balli tradizionali

Presentazione 2020

Torna uno degli appuntamenti più attesi del folklore corese e laziale: il LATIUM WORLD FOLKLORIC & STREET PERFORMING ARTS FESTIVALMusiche, Danze e Arti di Strada popolari del mondo per una cultura della Pace, della Solidarietà e della Tolleranza CIOFF® (Conseil International des Organisations de Festivals de Folklore et d’Arts Traditionnels. ONG Partner Ufficiale dell’UNESCO, accreditata sempre presso l’UNESCO nel Comitato per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale. ONG presente in circa 120 Paesi nel mondo).

Appuntamento culturale di primissimo piano nel panorama delle manifestazioni estive in regione, il LATIUM FESTIVAL sarà organizzato anche in questo anno 2020, in tempo di PANDEMIA, tra il 31 luglio e il 10 agosto 2020, e sarà un’edizione eccezionalmente improntanta soprattutto su gruppi di musica etnica e popolare, ma anche folkloristici, italiani e stranieri, quest’ultimi residenti temporaneamente per professione sul territorio italiano ed europeo, un’edizione che coinvolgerà 12 Comuni di 3 province della regione Lazio: ROMA, LARIANO, JENNE, SEGNI, TIVOLI, PALIANO, BASSIANO, ITRI, MAENZA, ROCCA MASSIMA, CORI, le Rovine Medievali e Giardino Botanico di NINFA (territorio Comune di CISTERNA DI LATINA) e la  CITTÀ DEL VATICANO.

Nell’anno del 50° Anniversario del CIOFF® mondiale, l’edizione 2020 del Festival sarà organizzata con il Patrocinio dell’UNESCO – ICH e del CIOFF® mondiale, del MIBACT – MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E PER IL TURISMO, del MIBACT – DIREZIONE REGIONALE MUSEI LAZIO, del PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA CULTURA, dell’ANCI – ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI, della REGIONE LAZIO, del Comune di Cori, del Comune di Roma, e di alcune città del Lazio, della LUNID – LIBERA UNIVERSITÀ DEI DIRITTI UMANI, della REGIONE LAZIO, del FAI – FONDO AMBIANTE ITALIANO, dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, del Comitato della Via Francigena del Sud, della FONDAZIONE “ROFFREDO CAETANI” DI SERMONETA, con la collaborazione di Pro Loco, istituzioni ed associazioni culturali del territorio e tanti giovani volontari.

Negli anni in cui il MIBACT (Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo) invita tutte le organizzazioni culturali a promuovere i Borghi, i centri storici e i Cammini percorsi dai pellegrini del passato, con l’obiettivo di promuovere soprattutto il cosiddetto Cammino lento, in particolare per riscoprire quello che è il Patrimonio Culturale dell’Italia, architettonico, artistico e storico, l’Organizzazione del LATIUM FESTIVAL – Festival Mondiale del Folklore – CIOFF® anche per il 2020 sta predisponendo come location per le attività culturali e per gli spettacoli alcuni luoghi di elevato valore artistico/architettonico, come il COLOSSEO, la PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO e i suoi Musei, l’ARCO DI COSTANTINO a ROMA, la VILLA GREGORIANA a TIVOLI, il TEMPIO D’ERCOLE, il TEMPIO DEI DIOSCURI con l’adiacente PIAZZA DI POZZO DORICO, la CHIESA DI SANT’OLIVA e il suo CHIOSTRO, la CAPPELLA DELLA SS. ANNUNZIATA a CORI, il CASTELLO BARONALE di MAENZA, la CISTERNA ROMANA a SEGNI, il CASTELLO MEDIOEVALE di ITRI e diversi Borghi del Lazio, con il loro Patrimonio architettonico e artistico, che si trovano lungo i Cammini di Fede, anche in previsione di una continua presenza di turisti e pellegrini lungo questi percorsi, soprattutto in questo periodo di pandemia caratterizzato dalla riconquista da parte delle persone dei luoghi all’aperto, oltre a far incontrare nuovamente i giovani artisti dei gruppi, nazionali e internazionali, tutti in costume tradizionale, con SUA SANTITÀ PAPA FRANCESCO, mercoledì 5 agosto, presso la CITTÀ DEL VATICANO.

L’edizione 2020 del Festival sarà organizzata soprattutto con l’apporto di importanti musicisti etnomusicologi e gruppi di musica etnica e popolare professionisti, rappresentanti l’EUROPA, oltre al coinvolgimento di alcuni gruppi di musica etnica e folkloristici, nazionali e di etnia internazionale, quest’ultimi dislocati in Europa o in Italia, in particolare nell’area di Roma, da immigrati giunti dall’AMERICA LATINA, dall’ASIA e dall’AFRICA.

A cavallo dei mesi di luglio ed agosto il Lazio aprirà nuovamente le porte al mondo per dare il benvenuto a circa 200 giovani artisti che vivranno insieme ai cittadini, ai turisti, ai cultori di tradizioni popolari 11 giorni all’insegna dello spettacolo, del folklore, della musica e della danza popolare, della gastronomia etnica e tradizionale, nazionale ed internazionale, delle arti popolari.

L’estate 2020 vedrà quindi la popolazione di alcune città del Lazio impegnata nell’accoglienza di tanti giovani artisti, italiani e stranieri, quest’ultimi appartenenti all’EUROPA e alle Comunità etniche dell’AMERICA LATINA, dall’ASIA e dell’AFRICA che in una mescolanza di lingue, costumi, musiche e danze popolari, si riverseranno nelle strade e nelle piazze delle città e dei paesi, trasformati in immensi e colorati palcoscenici.

Questi giovani del mondo, nel rispetto della normativa per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019, incontreranno soprattutto la gente, i giovani del territorio, le persone anziane, portando spettacolo, cultura, simpatia, amore e solidarietà, nel rispetto delle direttive emanate dall’UNESCO finalizzate all’educazione delle persone alla Cultura della Pace, della Solidarietà e della Tolleranza.

La manifestazione sarà, come sempre, un’apoteosi delle etnie più disparate, sarà un’occasione di congiunzione di popoli lontani, sarà la festa di tutti, soprattutto in questo periodo post pandemia internazionale.

La manifestazione presenterà nel suo palinsesto diverse iniziative culturali e si avvarrà della presenza di 9 gruppi di musica etnica, folkloristici e Arte di Strada con artisti internazionali e dell’Italia, in particolare dal territorio del Lazio.

Gruppo italiano di eccellenza in questa edizione del LATIUM FESTIVAL, gli Sbandieratori del “LEONE RAMPANTE” di Cori che in questo anno 2020 stanno celebrando il loro CINQUANTENNALE della Fondazione.

Undici giorni all’insegna della musica e della danza tradizionale, della musica folk ed etnica delle feste multietniche, “INTERCULTURA IN FESTA”, con l’offerta di degustazioni di pietanze gastronomiche etniche, con l’esposizione e vendita dell’artigianato tipico locale ed internazionale, delle Feste serali con la partecipazione di tantissimi giovani di tutto il mondo che parlano un linguaggio interculturale ed interreligioso.

Gli artisti di etnia internazionale che si esibiranno nell’edizione 2020 del Festival rappresenteranno:

AMERICA LATINA:

  • Compagnia Folkloristica “TANGO ROUGE” – ARGENTINA,
  • Gruppo Folkloristico “MARIACHI ROMATITLAN” –  MESSICO;

AFRICA:

Gruppo Folkloristico “FOLY DU BURKINA”- BURKINA FASO; 

EUROPA:

  • AMBROGIO SPARAGNA & SOLISTI ORCHESTRA POPOLARE ITALIANA; 

EUROPA, ASIA e MONDO:

  • “ROMARABEAT”  (con musicisti dell’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO e MONI OVADIA).

Dall’ ITALIA arriveranno:

  • ORCHESTRA POPOLARE “MALANCIA”
  • Gruppo di musica popolare “I TRILLANTI”,
  • Complesso Strumentale “FANFARRA ANTIQUA”,
  • SBANDIERATORI DEL LEONE RAMPANTE DI CORI.

In riguardo agli artisti di strada popolari avremo il Concerto di musica popolare presentato da “LA DAMA BIANCA”.

L’Organizzazione del Festival, per il contenimento della diffusione del contagio del COVID-19, adotterà tutte le misure organizzative, indicate dal Governo nazionale, tali da:

  • evitare assembramenti di persone, privilegiando i luoghi aperti ed assicurando che eventuali ingressi in luoghi pubblici e privati avvengano in modo dilazionato rispettando il distanziamento minimo previsto, tenuto conto anche delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi che devono comunque essere idonei a garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza minima di sicurezza;
  • assicurare l’adozione di ogni misura e l’utilizzo di idoneo supporto o presidio, conforme ai vigenti protocolli sanitari, che si renda necessario per il contenimento della diffusione del contagio del COVID-19, ricorrendo, ove possibile, a modalità di collegamento e diffusione dell’evento da remoto;
  • garantire le operazioni di sanificazione dei luoghi oggetto dell’evento.

Ragion per cui tutti i concerti di musica etnica e popolare su palcoscenico, in live davanti al pubblico, saranno ripresi nei luoghi del Lazio programmati e trasmessi in STREAMING in Italia e in tutto il mondo.

Sempre in STREAMING si esibiranno anche 14 gruppi folkloristici internazionali che già in passato hanno partecipato al LATIUM FESTIVAL:

ARGENTINA:  Compañia Argentina de Danzas “SENTIRES” – Città di Oncativo,

CILE:  “BAFOCHI” Ballet Folclorico de Chile – Città di Santiago,

U.S.A. (folklore irlandese): “TRINITY IRISH DANCER” – Città di Chicag,o

SUD AFRICA & SWAZILAND:“LIGUGU LEMASWATI” Matsamo & Mantenga Music Dance Group – Città di Mpumalanga,

CUBA: Compañía Folklórica “Camagua” – Città di Camagüey,

OSSETIA DEL NORD (Fed. Russa): Folk Dance Ensemble “GORETS” – Città di Vladikavkaz,

ISRAELE:  “HORA JERUSALEM” Ensemble – Città di Gerusalemme,

COREA: Sangmyung Hanorum Dance Company – Città di Seul,

ISOLA DI PASQUA: “MAORI TUPUNA” Sabiduria Ancestral Rapa Nui – Città di Hanga Roa,

COLOMBIA: Compañía Artística “AAINJAA” – Città di Bogotà,

MESSICO: Ballet Folclórico del Estado de México – Città del Messico,

TAIWAN: Fang-Shiang Dancing Theatre – Città Taipei,

HONDURAS: Grupo de Proyección Folklórica
”ZORZALES”– Città di San Pedro Sula,

SPAGNA:  Compaňia Flamenca “Carmen Guerrero” – Città di Cadiz,

Questi spettacoli folkloristici internazionali saranno trasmessi solamente on line.

Considerate le direttive che giungono continuamente dall’UNESCO, ma soprattutto dal MIBACT – MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E PER IL TURISMO, che stabiliscono d’incentivare le iniziative culturali per la salvaguardia dei Beni Culturali Immateriali, in particolare la produzione musicale popolare, l’Organizzazione del Festival, nell’ambito dell’edizione 2020 del LATIUM FESTIVAL – Festival Mondiale del Folklore – CIOFF®, in tempo di PANDEMIA, darà ancora una volta seguito al lavoro iniziato da alcuni anni sulla Musica etnica e popolare, stabilendo come punto cardine del programma una serie di iniziative culturali, scientifiche e di spettacolo, anche attraverso un incontro/confronto con gli artisti/musicisti nazionali e di etnia internazionale che giungeranno nel Lazio.

Tra queste iniziative, all’insegna della salvaguardia e della promozione della Musica popolare, sarà nuovamente organizzato il LABORATORIO / CONFERENZA sugli strumenti della Tradizione popolare «TAMBURELLI, TAMMORRE E ORGANETTI», quest’anno all’interno del pronao del  Tempio d’Ercole (I sec. a.C.).

Un Laboratorio che sarà tenuto dal etnomusicologo e tamburellista MATTIA DELL’UOMO coadiuvato da alcuni componenti del suo gruppo di musica popolare “I TRILLANTI”.

Un Laboratorio gratuito, aperto al pubblico e a cultori di antiche tradizioni, ma anche agli artisti nazionali e internazionali partecipanti al Festival, che si interesserà di Tamburelli, Tammorre e Organetti, preceduto da una CONFERENZA etnomusicologica sull’uso di questi strumenti nei territori del sud Italia, attraverso l’insegnamento di musica d’insieme per l’accompagnamento al ballo con il Tamburello e la Tammorra, le percussioni popolari, la voce e altri strumenti della tradizione popolare come l’Organetto.

Altro importante appuntamento scientifico il LABORATORIO / CONFERENZA sulla Musica e sulla Danza popolare che sarà tenuto dal famoso etnomusicologo AMBROGIO SPARAGNA, dal tema «MUSICHE E BALLI POPOLARI NEL LAZIO», con la straordinaria partecipazione di FRANCESCA TRENTA, coreografa, ricercatrice e danzatrice di balli popolari, in questa occasione all’interno del Complesso monumentale di Sant’Oliva (XVI sec.).

Sotto la coordinazione dei giovani del LATIUM FESTIVAL, durante i giorni di spettacolo a Cori, presso Palazzetto Luciani (XVII sec.) sarà promossa ancora una volta in esclusiva per l’ITALIA una MOSTRA sugli STRUMENTI MUSICALI POPOLARI italiani e del mondo.

Una mostra itinerante promossa in esclusiva per l’ITALIA, con il patrocinio del CIOFF® mondiale sotto l’egida dell’UNESCO, che dallo scorso anno sta venendo esposta in giro per il mondo.

Una mostra che è già stata allestita in MACEDONIA, PORTOGALLO, TURCHIA, COLOMBIA e FRANCIA, in quest’ultimo caso presso la sede dell’UNESCO a Parigi.

Questa mostra è uno dei progetti multimediali che i giovani appartenenti al CIOFF® mondiale hanno ideato per la salvaguardia di alcuni aspetti del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità come la “musica popolare”.

La finalità principale di questa mostra è quella di far conoscere la storia di alcuni particolari strumenti musicali tradizionali di tutto il mondo e permettere al pubblico di ammirare non solo le foto degli strumenti ma anche di vedere come viene suonato e di ascoltarne il suono attraverso il QR code, informazioni che potranno essere lette e sentite semplicemente tramite uno smartphone.

Apertura Ufficiale Venerdì 31 Luglio, alle 21.30, con la bellissima Serata di presentazione al Tempio d’Ercole.

La degustazione di VINI DI ECCELLENZA di Cori, MARCO CARPINETI, PIETRAPINTA e CINCINNATO, insieme ai prodotti tipici locali, come il PROSCIUTTO COTTO AL VINO di Cori, e alle pietanze etniche preparate dai gruppi internazionali e dalla folta Comunità etnica presente nel territorio di Cori.

L’attenzione sulle antiche Vie dei Pellegrini, sui CAMMINI DI FEDE, dopo il successo dell’Anno dei Cammini 2016, l’Anno dei Borghi 2017, l’Anno Europeo del Patromonio Culturale 2018 e l’Anno del Turismo Lento 2019, continuerà a caratterizzare il Festival anche in questo anno 2020 considerato che il MIBCAT, in primis il Ministro Franceschini, continua a promuovere quello che è un modo alternativo di spostarsi, una cultura del Turismo dove la parola mobilità fa più facilmente rima con la parola sostenibilità, che ha rispetto dell’ambiente.

E ancora una volta in questo lungo cammino dei pellegrini, di uomini verso altri uomini, si potrà continuare a scoprire che una manifestazione caratterizzata dalla «cultura tradizionale e popolare» d’Italia e di tutto il mondo, come è un Festival Internazionale del Folklore, della musica e della danza popolare e delle Arti di Strada, può essere di notevole aiuto a quest’incontro con l’altro, al dialogo interculturale.

I visitatori/spettatori, ma anche gli eventuali pellegrini che nel periodo del LATIUM FESTIVAL sosteranno a Cori e nelle città limitrofe interessate dal Festival lungo i Cammini di Fede, oltre ad assistere agli straordinari spettacoli presentati dai gruppi invitati, con la collaborazione diretta del Comitato della Via Francigena del Sud, potranno assistere alla CONFERENZA «PELLEGRINI, PONTE TRA MONDI DIVERSI», nell’ambito dell’evento “Mille Passi lungo la Via Francigena incontrano il LATIUM FESTIVAL, passi della tradizione popolare di tutto il mondo”, un evento che sarà associato ad un itinerario turistico/teologico, pre-spettacolo serale, presso il Chiostro di Sant’Oliva a Cori, un luogo ad alto valore artistico/architettonico, un’iniziazione al Cammino, al viaggio Pellegrino che da Roma conduce a Gerusalemme.

Interverranno alla Conferenza:

  • Dott.Marco Aguiari, Presidente cel Comitato Via Francigena del Sud,
  • Dott.ssa Chiara Lemma, Storica dell’Arte, Guida AIGAE, Comitato Via Francigena del Sud,
  • Dott.Paolo Fantini, Assessore alla Cultura del Comune di Cori,
  • Dott.ssa Elsa Di Meo, Presidente Associazione Culturale A.R.T.eS.I.A. di Roma,
  • Dott.ssa Gioia Di Cristofaro Longo, già Ordinario di Antropologia Culturale all’Università «La Sapienza» di Roma e fondatrice della LUNID, la Libera Università dei Diritti Umani.

Collateralmente al momento scientifico sarà inaugurata la MOSTRA sui Pani Rituali, pani elaborati nei Corsi di ricerca e preparati in parte dalle detenute della Casa Circondariale di Rebibbia Femminile a Roma, a cura dell’Associazione A.R.T.eS.I.A. di Roma (Associazione Ricerca Tradizioni e Scambi Internazionali Artigianali).

Gli aspetti antropologici, culturali e sociali del condividere un Festival internazionale del Folklore, anche affrontando il particolare studio dei risvolti legati al dialogo interculturale ed interreligioso, saranno affrontati attraverso l’intervento di docenti universitari, in questa edizione attraverso il contributo della Prof.ssa Gioia Di Cristofaro Longo, già Ordinario di Antropologia Culturale all’Università «La Sapienza» di Roma e fondatrice della LUNID, la Libera Università dei Diritti Umani.

Chiuderà la serata il Concerto di musica antica presentato dal Complesso Strumentale “FANFARRA ANTIQUA, con un repertorio di melodie dalla Rievocazione Storica “L’Arte del Ballare ò de i Balletti” del M° Fabritio Caroso da Sermoneta (1526-1605)

Considerato l’APPELLO ALLA SOLIDARIETÀ che viene continuamente lanciato sia da PAPA FRANCESCO che dalle Autorità nazionali e regionali a favore dei nostri anziani, l’Organizzazione del Festival anche in questa edizione ha programmato delle animazioni e degli spettacoli con l’intervento dei gruppi internazionali, in un caledoscopio di colori, musiche e danze tradizionali, presso le CASE DI RIPOSO nei dintorni di Cori e dei monti Lepini, iniziativa che dalla scorsa edizione è stata chiamata “IL FOLKLORE PER LA SOLIDARIETÀ”. 

Il Festival anche quest’anno sarà organizzato dal Comune di Cori, dalla Pro Loco Cori, dall’Associazione culturale “Festival della Collina” e dall’Associazione culturale “Latium”, con la coorganizzazione delle associazioni Tres Lusores e Sbandieratori Leone Rampante di Cori, con la collaborazione di tantissime altre associazioni del territorio, oltre all’importante supporto di istituti di credito ed alcune aziende private, ma soprattutto grazie a un eccezionale gruppo di giovani volontari che si impegna in modo encomiabile per la perfetta riuscita della manifestazione.